mercoledì 16 ottobre 2013

Guerrieri o Coglioni? Un artista contro il neo-stacanovismo nel tempo della crisi

Giulia
Chi non conosce l'ultima campagna pubblicitaria dell'Enel “Guerrieri”, lanciata per Enel dal colosso pubblicitario Saatchi&Saatchi, ce in questi giorni sta apparendo in ogni mezzo pubblicitario, Internet ovviamente incluso?
Siamo i guerrieri dei posti in piedi, siamo i guerrieri delle tangenziali, delle scartoffie, siamo i guerrieri del lavoro...ecc. ecc...vi risparmiamo il seguito che comunque, qualora siate interessati, potete vedere ed ascoltare qui

"Il lavoro non mi piace - non piace a nessuno - ma mi piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare sé stessi." (Joseph Conrad, Cuore di tenebra, 1902)
Nella pubblicità il messaggio è chiaro: “lavora, consuma, muori”, tanto per usare uno slogan noto ai più, a cui aggiungerei “e già che ci sei ricordati di pagare pure la bolletta della luce”.
Claudio

Ho trovato semplicemente raccapricciante il fatto che in tempi di crisi e di precariato come quelli che stiamo attraversando oggigiorno, si possa solo pensare di far passare l'idea che l'importante sia lavorare a qualsiasi condizione pur di creare profitto, come se questo fosse il fine ultimo della vita di un uomo o di una donna; Oppure di trasformarsi in una specie di martiri del lavoro, kamikaze d'occidente, la cui missione è farsi esplodere di straordinari non pagati e orari disumani pur di risollevare il paese dalla crisi, lo stesso paese la cui classe politica non solo ha causato la crisi, ma adesso tenta di ricolmare il buco del debito pubblico con i risparmi dei suoi cittadini; o ancora di consumare prodotti dozzinali e di massa negli scaffali della grande distribuzione per risollevare l'economia di quelle aziende che, come del resto l'Enel e le sue centrali a carbone, distruggono ogni giorno il mondo in cui viviamo.
Il lavoro nobilita l'uomo”, diceva il proverbio, ma fino a che punto?

Samuela
Una gigantesca presa per il culo a mio avviso, alla quale per fortuna ha risposto l'indignazione di molti esponenti del mondo dell'arte e della comunicazione, fra i quali il mio preferito è stato senza dubbio Vincent Moro e la sua contro-campagna “NelQ”.
Moro mostra la realtà dei fatti: raffigura anche lui gente comune, lavoratori e lavoratrici, soltanto che non li definisce propriamente guerrieri, bensì “coglioni”. Ecco il messaggio dell'artista: nessuno qui ha neanche lontanamente voglia di immolarsi per la causa consumistica tanto meno per pagare “la bolletta più cara d'Europa”; e per piacere non prendeteci per fessi!
Alessandro
Dal sito si può scaricare un template per entrare a far parte della contro-campagna.
Noi ed alcuni amici ci siamo divertiti a fare da modelli, per non dire a fare i coxxxxni!
Se anche voi desiderate partecipare alla contro-campagna di NelQ firmata da Vincent Moro nel link qui, c'è anche la possibilità di scaricare l'apposito template e “coglionizzarsi”!


Link utili:  COGLIONI

Stefano
Stefano

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