lunedì 3 febbraio 2014

La naturalezza del pedalare

Oggi parleremo della ora mai tanto chiacchierata, BICICLETTA A SCATTO FISSO, tentando di sciogliere i dubbi piu comuni e dare consigli utili per l'autocostruzione del mezzo.



La scatto fisso ha un meccanismo senza marce. Vi è un solo rapporto, ed è a presa diretta: per intenderci, i pedali e la ruota posteriore sono “fissi” fra loro per cui è impossibile ( sempre che non si voglia morire prematuramente o in gergo "skiddare") smettere di pedalare o pedalare al contrario. Per essere ancora più chiari, è un po' come camminare: se si cammina in avanti il corpo si muoverà in avanti, se si smette di camminare il corpo immediatamente si fermerà e se si cammina all'indietro il corpo conseguentemente si muoverà all'indietro. Scusate la spiegazione decisamente ovvia, ma mi permette di farvi capire al meglio quanto questo meccanismo, di scatto fisso, vi permetta di essere un tutt'uno con la vostra bicicletta e di quanto in realtà sia più “naturale” l'utilizzo di bici del genere (semplicemente non siamo abituati a farlo)

Spiegato il meccanismo della presa diretta si può quindi intuire come le bici a scatto fisso abbiano una pulizia estrema sia nella forma sia nella meccanica, addirittura l'impianto frenante non diventa indispensabile, poiché vi basterà smettere di pedalare per fermarvi ( ovviamente è sempre consigliabile inserire dei freni se si è alle prime armi). Questo, a mio avviso, è uno dei motivi per cui queste particolari biciclette sono ritornate in auge a metà dagli anni 2000 grazie ai corrieri espressi, i quali macinano chilometri su chilometri per consegnare lettere, pacchi e chi più ne ha più ne metta in metropoli ipertrafficate come New York, Milano, Londra e Tokyo . Innanzi tutto perché, come tutte le biciclette, sono estremamente agili nel traffico cittadino , in seconda analisi hanno bisogno di pochissima manutenzione, a parte ovviamente le eventuali forature, ma sopratutto perchè sono bici talmente essenziali da pesare poco, costare ancora meno ed essere facilmente montate da chi poi vorrà scorrazzare libero tra gli ingorghi di Manhattan.

http://www.biascagne-cicli.it/
Tutti noi, bene o male, sappiamo comè composta una bicicletta e sappiamo anche quanto sia, alla fine, abbastanza semplice da assemblare, è per questo che vorrei riuscire, con questo articolo, a spronarvi a costruire nel garage, in salotto, sul letto di camera vostra con le vostre mani una bicicletta a scatto fisso; fidatevi da uno che l’ha fatto, passato qualche giorno salterete giù dal letto la mattina con la voglia di sporcarvi le mani di grasso e di bestemmiare allegramente quando un pezzo non si monta a dovere sul telaio. Per questione di tempo farò fatica a spiegarvi passo passo il montaggio di una bici a scatto fisso, ma potete sempre contare sul nostro benamato YOUTUBE e i suoi tutorial o magari su manuali facilmente reperibili in libreria, qui vorrei elencarvi 3 semplici consigli utili che vi potranno semplificare la vita durante il progetto:

CONSIGLIO N.1
Come tutti i progetti che si rispettino, prima di iniziare a comprare e costruire, PROGRAMMATE PRIMA IL TUTTO, STILANDO LA LISTA DEI PEZZI E DEGLI ATTREZZI CHE VI SERVIRANNO, IL TOTALE DELLE SPESE( lasciando sempre uno po' di soldini per gli imprevisti che, come è giusto che sia, fidatevi capiteranno) E UN IDEA GENERALE DI COME ESTETICAMENTE VORRETE LA BICI. sembra un consiglio del cazzo, ma vi potrà capitare che durante il montaggio della forcella vi sarete dimenticati di ordinare la serie sterzo (e li ci si incazza facili) oppure che il sellino che avete preso sta veramente di merda con il colore delle ruote. PROGRAMMARE AIUTA!! dato che vi voglio bene questa è lista completa dei pezzi che dovrete avere per costruire una bici a scatto fisso: - telaio e forcella - movimento centrale ( che deve essere scelto in base alla filettatura del telaio, francese o inglese) - guarnitura - pedali ( con fascette) - catena ( per bici a una velocità) - pignone (fisso) - ruote - camere d’aria - copertoncini - reggisella - sella - serie sterzo – ahead (oppure pipa) - manubrio.

CONSIGLIO N.2
NON SOTTOVALUTATE DETERMINATI PEZZI DELLA BICI, molto spesso si tende a spendere tanto per cazzate estetiche e molto poco su pezzi che vengono ritenuti (dato che non si vedono o si vedono poco) inutili. Quindi se prendete il movimento centrale made in china dal vostro fruttivendolo e fate fare la verniciatura da Kat Von D, non dite che non ve l’avevo detto quando vi ritroverete culi a terra perché il movimento centrale si è sciolto dopo aver pedalato sotto un’alluvione. Chiaramente esagero, però dato che i pezzi che si logorano su una bici (sopratutto scatto fisso) sono pochi, STATE ATTENTI A QUEI POCHI!! e dato che vi voglio veramente troppo bene i pezzi da tenere d’occhio sono: movimento centrale , mozzi delle ruote, guarnitura E LA MISURA DEL TELAIO!!

 CONSIGLIO N.3
Il consiglio numero 3 è quello a cui tengo di più, perché dopo aver costruito la bicicletta ( che sia a scatto fisso o single speed o una graziella fuxia) e averci quindi passato ore al suo fianco a sporcarvi di grasso le mani, a ordinare pezzi al telefono a un vecchio biciclettaio sordo, a incazzarvi perché il tubo reggisella era della misura sbagliata, FATE UN PASSO INDIETRO E GUARDATELA, guardatela come si guarda un bambino appena nato, immaginatevi le belle scampagnate nei giorni tiepidi di primavera e la velocità con cui riuscirete a sfiorare macchine imbottigliate in un pesante traffico e datevi una bella pacca sulla spalla perché avete appena costruito un mezzo che nel bene o nel male vi renderà più LIBERI E DECISAMENTE FELICI, anche quando sarete culo a terra dopo che il vostro movimento centrale da 4 soldi si sarà sciolto sotto la pioggia.




ELLEPI

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